Opinioni su kybun
Grazie all’allenamento mirato con il Kybounder, sono riuscito a riacquistare la stabilità al ginocchio dopo l’intervento al crociato!
- 2012 WFF Universe 2012: 1° posto per la categoria Couple
- 2012 W.A.B.B.A. World Champion 2012: 1° posto per la categoria Couple
- 2012 W.A.B.B.A. Swiss Champion 2012: 1° posto
- 2011 WFF Universe 2011: 1° posto per categoria Athletic over 35 e vincitore assoluto per la categoria Athletic
- 2010 Campionati Mondiali di Fitness: 2° posto nella gara a coppie e 6° posto nell’individuale
- 2009 WFF Universe 2009: 4° nella finale
- 2008 campione del mondo nella disciplina forza, resistenza e mobilità (Strenflex)
- 2008 Campionati Mondiali di Fitness: 2° posto nell’individuale e nella gara a coppie
- 2007 Campionati Mondiali di Fitness: campione del mondo nella gara a coppie
- 2006 campione del mondo di Fitness nella disciplina Strenflex e campione europeo di Fitness
- 2003 campione del mondo di Fitness nella disciplina Strenflex
- 1999 vincitore internazionale del titolo Mr. Fitness a Stoccarda
- Vincitore plurimo del Canton Obvaldo di ginnastica attrezzistica e vincitore della corona trionfale svizzera per la ginnastica artistica
Ivan Bucher, Mister Universum Athletic 2011, Kerns, Svizzera
Ho acquistato lo scorso autunno il mio primo paio di kyBoot, dal momento che non riuscivo a liberarmi delle conseguenze riportate dall’incidente che avevo subito nell’estate 2013. Quello strappo muscolare plurimo al polpaccio destro era proprio ostinato. Sei mesi di fisioterapia, ultrasuoni (15 cm di ematoma tra le fibre muscolari), radiografie e RM. Un’ulteriore sessione di fisioterapia con onde d’urto. Agopuntura
e massaggi risoluti. Un sollievo solo apparente e a breve termine, dal momento che il successo sembrava irraggiungibile. Quando mi alzavo, si presentavano infatti dolori al piede destro. La cosa faceva impazzire persino i medici. Perché sentivo dei dolori al piede, quando il danno era a carico della muscolatura del polpaccio? A ottobre 2014 ho deciso di provare un paio di kyBoot. La consulenza, estremamente cordiale ed esaustiva, non poteva che convincermi a lasciare il negozio con un paio di kyBoot. Da allora non me ne sono più separato. Sia nel tempo libero, che a lavoro. Mi hanno permesso di fare anche qualche leggera escursione. Malgrado i dolori e l’opinione contraria del medico di base, ho continuato a dedicarmi al mio sport preferito: il ballo a coppie (swing, jive... per citare i tipi di danza più movimentati). Il tutto accompagnato dalle sedute settimanali di training muscolare, stretching e così via. Sempre in autunno, il medico mi aveva prescritto una visita nella clinica di Etzel e una seconda visita straordinaria presso il medico sportivo che trattava il mio caso. Mi fissarono un appuntamento “relativamente a breve termine” per il 22 gennaio 2015. I dolori, tuttavia, iniziarono a diminuire, tanto che il giorno dell’appuntamento non ne avevo più. Il mio medico mi consigliò di presentarmi comunque alla visita. I medici della clinica rimasero stupefatti. Radiografie e domande. Com’era possibile che non si vedesse niente? Su questo entrambi gli specialisti erano d’accordo: dalle immagini non emergeva più alcun disturbo. Uno dei due pensò che il merito del riassestamento della mia leggera pronazione fosse da ricercare nelle sottilissime solette delle scarpe (in che modo?). Il medico dello sport riteneva che il merito fosse mio, per aver eseguito tutto correttamente. MOBILITÀ! Elogiava il lavoro svolto e gli strumenti utilizzati nell’ultima sessione di fisioterapia (sessione unica di terapia a onde d’urto e agopuntura). A ogni modo, era più che convinto che a far scomparire i dolori fosse stato il continuo movimento. Grazie alle kyBoot. Il suo consiglio? Continuare su questa strada. kyBoot, sport, ballo e così via. (Lui era contrario all’uso di solette!) I dolori erano, in ogni caso, conseguenza della posizione antalgica che avevo assunto a seguito dell’incidente e che continuavo a tenere anche successivamente. È stato solo grazie alla continua libertà di movimento del piede, se sono riuscito a tornare spontaneamente “in carreggiata”. Ebbene sì. Non posso che ringraziare di cuore kybun!
F. T. da Jona, Svizzera
Ho iniziato eseguendo degli esercizi al mattino. In parte esercizi muscolari, di stretching o di movimento. Poi ho pensato di tornare a fare jogging, come spesso facevo un tempo. Purtroppo non riuscivo a inserirlo nella mia routine perché richiedeva troppo tempo. Finché non ho conosciuto kybun. E non ho usato il kyBounder, sul quale potevo stare in piedi dolcemente, e le kyBoot per camminare. Con loro era finalmente possibile inserire l’allenamento ogni giorno, soprattutto nella mia giornata lavorativa. Oggi non devo più assumere alcun antidolorifico. Non ricomincerei nemmeno, non ne ho alcun motivo. Sento che la mia schiena sta bene, non provo alcun dolore. Riesco a sopportare gli sforzi, ogni anno percorro dai 40.000 ai 45.000 km in auto e so per certo che questo non fa bene. Anche sul lavoro gli sforzi sono notevoli, tuttavia non ho proprio più alcun problema.