L'influenza del piede sulla statica del corpo

Il piede rappresenta il primo e più importante punto di collegamento tra il corpo e l'ambiente in una persona che sta in piedi. Perciò si può fissare qui il punto di origine dei meccanismi di regolazione necessari per una postura eretta. Oggi la statica del piede presenta dei disturbi in quasi tutte le persone, dato che noi indossiamo quasi sempre le scarpe e pertanto i recettori sotto la pianta del piede sono esposti a una continua mancanza di stimolo. Inoltre la muscolatura del piede deve compiere solo un piccolo lavoro statico. Certamente non tutti i cambiamenti statici del piede o del corpo portano necessariamente a disturbi. Spesso tuttavia questo cambiamento è la causa centrale di molti disturbi dolorosi. Immagine virtuale del corpo Il nostro sistema nervoso centrale (SNC) si serve di una gran quantità di informazioni sensoriali per ottenere una panoramica sulla condizione attuale di – posizione articolare – attività muscolare – tensione tendinea – pressione della pelle e – allineamento del corpo alla forza di gravità (Allum e altri 1998). Dopo aver filtrato le informazioni al centro del tronco encefalico nel cervello si forma un'immagine virtuale del corpo. Le informazioni di questo "sistema proprio(re)cettivo" sono quindi la base da cui il nostro sistema nervoso centrale può poi sviluppare un'immagine della condizione attuale della postura (Ernst e Bülthoff 2004). Allum, J. H. C., Bloem, B. R., Carpenter, M. G., Hulliger, M., Hadders-Algra, M. (1998): Proprioceptive control of posture: a review of new concepts (Controllo propriocettivo della postura: una revisione di concetti nuovi). Gait and Posture 8, p. 214-242.
Ernst, M. O., Bülthoff, H. H. (2004): Merging the senses into a robust percept (Fondere i sensi in un robusto oggetto percepito), Trends in Cognitive Sciences 8 (4), p. 162-169. Propriocezione – Autopercezione del corpo Per propriocezione si intende l'autopercezione del corpo. Anche se teniamo gli occhi chiusi abbiamo tuttavia un'ottima impressione della posizione nel nostro corpo nello spazio, della posizione delle braccia e delle mani. Nella scienza cognitiva si parla di "schema corporeo" (Gallagher 2005). Questo diventa possibile grazie ai recettori sensoriali nelle articolazioni e nei muscoli che danno continuamente al cervello informazioni sulla posizione nello spazio. Gallagher, S. (2005): How the body shapes the mind (Come il corpo forma la mente). Oxford University Press.

Tali sensori (i propriorecettori o abbreviato propriocettori) partecipano anche in modo decisivo per evitare lesioni in caso di un improvviso cambiamento di carico. La tipica storta dell'articolazione della caviglia (sublussazione) ne è un esempio. Con sensori articolari ben funzionanti, il corpo riconosce molto prima se l'articolazione inizia a storcersi. Un riflesso tende immediatamente la muscolatura che stabilizza l'articolazione e si previene una lesione dei tendini del piede. Gli studi scientifici più recenti mostrano che attraverso un allenamento dei sensori propriocettivi si può chiaramente ridurre il rischio di una lesione. Allo stesso modo viene descritto un influsso possibilmente positivo e mirato dell'attività muscolare attraverso la sollecitazione di stimoli propriocettivi. R. Reer, J. Jerosch: Proprioception of the ankle joint (Propriocezione dell'articolazione della caviglia). In: M. Nyska, G. Mann (editori): The unstable ankle (La caviglia instabile). Champaign, Illinois, Stati Uniti: Human Kinetics, p.36-51, 2002.
R. Reer, J. Jerosch: Further thoughts on proprioceptive training as a therapeutic measure (Altre opinioni sull'allenamento propriocettivo come misura terapeutica). In: M. Nyska, G. Mann (editori): The unstable ankle (La caviglia instabile). Champaign, Illinois, Stati Uniti: Human Kinetics, p.195-200, 2002.
Cfr. Accademia e centro di ricerca per la medicina olistica, Istituto di Biomeccanica, Idar Oberstein. www.akademie-ganzheitsmedizin.de, studi di Oliver Ludwig: attività motoria sensoriale / rilevamento della posizione.
"L'allenamento propriocettivo è un completamento significativo della terapia alla distorsione (slogatura) dell'articolazione tibiotarsica superiore. Questo può ridurre il tasso di instabilità funzionale percepita soggettivamente e in un periodo di tre mesi anche il numero di traumi ripetuti." Dott. Claus Reinhardt: "Propriorezeptives Training bei Distorsionen des OSG als Beitrag zur Sekundärprophylaxe und früheren Wiedereingliederung" (Allenamento propriocettivo in caso di distorsioni della TT sup come contributo alla profilassi secondaria e al reinserimento più rapido), Centro Sanitario delle Forze Armate di Bonn, FU ortopedia. In: Sportmedizin-Zeitschrift, edizione 3/99, p.89-91.
Sensori allenati – postura eretta Anche per assumere una postura stabile la percezione sensoriale propriocettiva gioca un ruolo decisivo. Attraverso sensori ben "allenati" il corpo riesce innanzitutto ad assumere una posizione eretta e a mantenerla eretta per molto tempo. Questo significa che solo l'allenamento della forza muscolare e dell'estendibilità della muscolatura stabilizzante del tronco non bastano ad assumere automaticamente una buona posizione. Occorre esercitare molto di più l'interazione dei muscoli e della propria percezione del corpo per una determinata posizione.
Un buon allenamento propriocettivo per avere una posizione eretta attiva è stare in piedi senza scarpe sul kyBounder, il morbido tappeto flessibile. Una volta sopra l'esercizio consiste nel chiudere gli occhi. La posizione del corpo e il grado di sforzo dei muscoli si devono "percepire". Per intensificare l'esercizio si può stare in questa posizione con una gamba sola e in fine anche chiudendo gli occhi. Un tale allenamento propriocettivo deve essere svolto quotidianamente così come un programma di allungamento o rafforzamento. A questo scopo kybun offre con il kyTrainer e il kyBounder i concetti adatti. > indietro

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